martedì 5 giugno 2012

Il Distretto di Pianura est coinvolto nel Progetto è in difficoltà

Dopo i tragici eventi causati dai fenomeni sismici che stanno colpendo l’Emilia Romagna , il progetto vuole ora concentrare l’impegno della rete in direzione di supporto alle popolazioni del Distretto colpite. Interi paesi che hanno perso i luoghi, tempi e relazioni significativi per la vita comunitaria, si trovano ora nella necessità di ricreare una storia collettiva, ritrovare un’identità condivisa e costruire un nuovo rapporto con il territorio. 
La ricchezza del mondo del volontariato nel nostro territorio è una risorsa che non ha solocompetenze storico-territoriali, ma soprattutto qualità umane di vicinanza e solidarietà che da sempre contraddistinguono la loro attività. Mettere questa risorsa a disposizione delle persone che ora vivono nell’emergenza e nella perdita di riferimenti, può essere un aiuto concreto e lontano dalla retorica, prossimo ai bisogni reali dei cittadini anche in termini di supporto sociale e sostegno psicologico. In questa nuova ottica, l’originario obiettivo di recuperare la Memoria e valutare (includendo una riflessione su scala globale e mondiale) nuove strategie volte a promuovere un'evoluzione partecipata del nostro territorio, acquista una nuova e urgente necessità. La mappa vivente vorrebbe diventare una mappa solidale in cui i territori si attivano, ciascuno con le proprie risorse, per offrire un sostegno alle zone colpite dal sisma.  (..)La struttura progettuale non cambia, rimane la valorizzazione dei contesti locali, in un'ottica di sostenibilità, quello che cambia è la centratura sui territori colpiti (una mappa vivente dinamica, che si sposta in funzione dei bisogni reali) e l'inserimento del valore aggiunto della solidarietà territoriale, dove la storia dei vissuti anziani può incoraggiare ( come è avvenuto in Abruzzo) la nuova storia che le persone sono chiamate a vivere. A tal fine stiamo definendo un percorso legato alla storia dei vissuti anziani e dei giovani di Pianura Est.

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