mercoledì 20 giugno 2012

OBIETTIVI EMERSI DAGLI INCONTRI 1#


 11/06/2012, ore 10 Auser, via della Beverara6, Bologna

  
Presenti

Adele Comastri, Auser Bologna, volontaria
Elena Luppi, Università di Bologna, ricercatrice
Roberto Paganelli, Associazione Culturale Ottomani
Archimede Romagnoli, Auser San Lazzaro, volontario
Michela Masi, Auser Bologna, volontaria
Teresa Biondi, Auser San Lazzaro, volontaria
Francesca Specchia, Associazione Ada, presidente
Laura Lanzi, cup2000
Antonella Di Pietro, Auser Bologna
Giada Valloni, volontaria
Chiara Zacchiroli, volontaria
Federica Viti, coordinatrice Volabo


È emersa l’urgenza di attivare il più presto possibile i laboratori sia di raccolta delle testimonianze che quelli pratici (per la creazione di materiale per la raccolta fondi o per la rielaborazione delle esperienze raccolte).

 Si è deciso quindi di partire con l’attivazione della raccolta delle storie e delle testimonianze degli anziani da parte di un gruppo di volontari formato da Elena Luppi. Inoltre l’Università attiverà dei tirocini per studenti anche per progetti di aiuto per i terremotati, questo può portare l’interesse di altri ragazzi a partecipare alla ricerca azione. Grazie al forte coinvolgimento delle scuole con il progetto Pedibus (Ponticella, San Lazzaro), si proverà ad usare questo strumento per riportare nelle scuole, in ottobre, la raccola delle storie.

L’incontro con le realtà del distretto di San Lazzaro ha presentato questo quadro di situazioni che possono essere utili per la raccolta delle testimonianze:

-       Auser San Lazzaro già attivo con l’accoglienza di bambini di Crevalcore e dei loro genitori.
-       Gli orti cittadini.
-       Villa Ranuzzi che è impegnata nell’accoglienza di persone senza casa a causa del sisma, e può essere un buon modo di attivare il progetto anche in sostegno di questi ospiti.
-       Comune di Pieve di Cento, comune molto colpito.
 
I progetti Auser San Lazzaro: Mercatino dell’usato di autofinanziamento, Mai più soli, Non perdiamoci di vista, Pomeriggi insieme (Ponticella), possono essere coinvolti per la raccolta del materiale per i terremotati. Parallelamente può partire il laboratorio di cucito a cura di Adele Comastri (da luglio). 

 È inoltre urgente coinvolgere il territorio di Pianoro per capire quali possono essere le loro proposte di coinvolgimento nel progetto, sia il Comune che il Museo Arti e Mestieri, cercando di capire se sia più funzionale organizzare un evento nei territori colpiti (ad es.: un pomeriggio di gioco) o nel comune di Pianoro. 


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