11/06/2012, ore 10 Auser, via della Beverara6, Bologna
Presenti
Adele Comastri, Auser
Bologna, volontaria
Elena Luppi, Università
di Bologna, ricercatrice
Roberto Paganelli,
Associazione Culturale Ottomani
Archimede Romagnoli,
Auser San Lazzaro, volontario
Michela Masi, Auser
Bologna, volontaria
Teresa Biondi, Auser San
Lazzaro, volontaria
Francesca Specchia,
Associazione Ada, presidente
Laura Lanzi, cup2000
Antonella Di Pietro,
Auser Bologna
Giada Valloni,
volontaria
Chiara Zacchiroli,
volontaria
Federica Viti,
coordinatrice Volabo
È emersa l’urgenza di attivare il più presto possibile i laboratori sia
di raccolta delle testimonianze che quelli pratici (per la creazione di
materiale per la raccolta fondi o per la rielaborazione delle esperienze
raccolte).
Si è deciso quindi di partire con l’attivazione della raccolta delle storie e
delle testimonianze degli anziani da parte di un gruppo di volontari formato da
Elena Luppi. Inoltre l’Università attiverà dei tirocini per studenti anche per
progetti di aiuto per i terremotati, questo può portare l’interesse di altri
ragazzi a partecipare alla ricerca azione. Grazie al forte coinvolgimento delle scuole con il progetto Pedibus
(Ponticella, San Lazzaro), si proverà ad usare questo strumento per riportare
nelle scuole, in ottobre, la raccola delle storie.
L’incontro con le realtà del distretto di San Lazzaro ha presentato
questo quadro di situazioni che possono essere utili per la raccolta delle
testimonianze:
- Auser
San Lazzaro già attivo con l’accoglienza di bambini di Crevalcore e dei loro
genitori.
- Gli
orti cittadini.
- Villa
Ranuzzi che è impegnata nell’accoglienza di persone senza casa a causa del
sisma, e può essere un buon modo di attivare il progetto anche in sostegno di
questi ospiti.
- Comune
di Pieve di Cento, comune molto colpito.
I progetti Auser San Lazzaro: Mercatino dell’usato di
autofinanziamento, Mai più soli, Non perdiamoci di vista, Pomeriggi insieme
(Ponticella), possono essere coinvolti per la raccolta del materiale per i
terremotati. Parallelamente può partire il laboratorio di cucito a cura di
Adele Comastri (da luglio).
È inoltre urgente coinvolgere il territorio di Pianoro per capire quali
possono essere le loro proposte di coinvolgimento nel progetto, sia il Comune
che il Museo Arti e Mestieri, cercando di capire se sia più funzionale
organizzare un evento nei territori colpiti (ad es.: un pomeriggio di gioco) o
nel comune di Pianoro.
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